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1° raduno Yamaha Tracer

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I grandi brand (sia auto che moto) si danno un gran d'affare per ingaggiare i consumatori finali e, giustamente, investono budget notevoli per comunicare direttamente con i motociclisti, loro potenziali clienti. Ciò che però stupisce negli ultimi anni è la potenza della rete, intesa come l'insieme del web, dei social e dell'unione fra consumatori stessi, guidati da uno stesso obiettivo. 

Ne è un lampante esempio il 1° raduno nazionale della Yamaha Tracer (900 e 700cc). Uno si aspetterebbe che fosse la casa madre a organizzare un tale evento: si sa, infatti, che la prima volta concede una sorta di imprimatur difficile poi da scalfire. E, invece, questa volta ci hanno pensato Facebook, i blog, i siti di appassionati e per ultimo Whatsapp a mettere in rete tutti i numerosi possessori del modello Tracer, che tanto successo ha avuto (e sta avendo) nel nostro paese.

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Bastano i numeri (ovvero i fatti) a capire lo straordinario successo di un'operazione del genere: 160 equipaggi iscritti e 231 partecipanti, fra cui 66 zavorrine e 3 biker in rosa. Sono numeri che alcuni raduni ufficiali si sognano, ma che una fitta rete di contatti avvenuti con ben 7 mesi di anticipo ha consentito. È questo ciò che stupisce: il raduno di un modello unico di una casa motociclistica ha unito 200 bikers e ha fatto loro vivere 2 giorni da favola su alcuni dei passi italiani più belli.

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Nei due giorni previsti, 19 e 20 maggio 2018 (con arrivo il 18 sera al Camping Mugello Verde), il tempo è stato clemente e ha riservato ai Traceristi un sole stupendo, con temperature ideali per andare in moto, fra i 21 e i 24 gradi.

300, invece, i Km previsti per tutti coloro che hanno partecipato, intervallati da pranzi e cene consumati insieme, grazie a un'organizzazione che è parsa perfetta e funzionale in ogni dettaglio, anche il più piccolo. Qui sopra il momento dell'aperitivo offerto a tutti i partecipanti in cima alla Raticosa, il cui piazzale è stato letteralmente invaso da 160 Tracer, un colpo d'occhio che - per quanto riguarda la Tracer - non era ancora mai avvenuto prima nel nostro paese.

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Sabato, dopo le operazioni di registrazione di rito, una lunga e ordinata fila di Tracer (quasi 2 Km...) si è mossa dal Mugello Verde e ha consumato in allegria questi passi: Vetta le Croci, Passo della Consuma, della Calla, Colle di Centoforche e il Passo del Muraglione

La sera si è tenuta la cena ufficiale del raduno, con estrazione di una lotteria che ha visto messi in palio 160 premi da parte dei numerosi sponsor, generosi nel dedicare ai Traceristi grande attenzione. Ci pare giusto citarli tutti, per dare visibilità a chi ha permesso questo successo: Sella RacePersonalizzazioni GPMoto 2000ArrowEcubikeZena BikersIsottaMotoairbagMotoabbigliamento, Pneus Tecnica di  Faenza, Camping Mugello Verde, Bikerfactory distributore ufficiale SW-Motech, Corriere DTS di Cannarozzo.

Fra i premi più ambiti, anche uno scarico totale Arrow e ben 4 selle omaggiate da Sella Race, presente all'evento con un vero e proprio stand, molto affollato. Momento apicale è stata l'estrazione di un airbag per moto, modello "mab 0", omaggiato da Motoairbag.

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Dopo una bella dormita, i biker sono saltati in sella per il secondo giorno, la domenica, che li ha visti protagonisti sulla Futa e sulla Raticosa, due delle strade più apprezzate dai motociclisti della zona, consumate da passione e voglia di pieghe.

Il raduno si è concluso nel piazzale antistante il Circuito del Mugello, dove è stata scattata la foto ufficiale che vedete all'inizio di questa pagina. Il pranzo della domenica, che ha sancito il saluto ufficiale e l'inizio del ritorno a casa per tutti, è stato arricchito dalla visione in diretta del MotoGP, dal circuito di Le Mans in Francia.

Infine, questo 1° raduno nazionale Yamaha Tracer è stata un'esperienza che insegna molto a tante persone e aziende: la passione, innanzitutto, in grado di aggregare biker diversi, che non si conoscono e che terminano 48 ore scambiandosi i telefoni e gli account Facebook. Poi, la voglia di fare che, se ben gestita, può raggiungere qualsiasi scopo e, infine, il rispetto: durante questo raduno tutto è andato liscio, per strada e fuori dalle strade, a tavola così come all'interno del campeggio. Un elemento importante che fa presagire già il secondo passo.

Bisognerà attendere un anno intero per il secondo raduno o ci sarà una sorpresa prima?

 

Testo e foto di Roberto Rasia dal Polo

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La foto al Mugello Circuit è di Franco Garoni.

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