Una Ford Mustang nella Valle della Morte.
di Alessandro Saetta Vinci
Sono le 11 di una mattina sempre più calda nella Death Valley, Valle della Morte, il parco naturale diviso fra la California e il Nevada, negli USA.
Lo chiamano parco naturale anche se a dire la verità qui di natura c’è ben poco. Miglia dopo miglia di desertico niente. Il cielo è così azzurro da sembrare finto. Ringrazio il mio buon senso per aver indossato una camicia di lino, materiale fenomenale in condizioni simili. All’esterno sono già più di 30 gradi centigradi, e ci hanno assicurato che la temperatura salirà ancora un bel po’. Dall’altro lato della strada mi sembra che mi stia guardando. Non ne sono sicuro ma credo che anche lei senta il caldo, sembrava stesse implorando un po’ di riposo.
La Ford Mustang decappottabile di colore argento mi tiene d’occhio. Potrei mettermi a dormire sull’asfalto ed ustioni a parte, non ci sarebbero conseguenze. Siamo fermi da una buona mezzoretta, passeggiando tra sabbia e sassi, in mezzora è passata una sola auto. Nella direzione opposta alla nostra, tra l’altro.