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Ricerca Europcar/Doxa 2013 sullo stile di vacanza degli Italiani.

Ricerca Europcar/Doxa 2013 sullo stile di vacanza degli Italiani. - TurismoinAuto.com

Gli amici di Europcar, come di consuetudine, hanno presentato a Milano i risultati della ricerca “Vacanze estive 2013: è una questione di destinazione?” dell'Osservatorio Europcar-Doxa sugli Stili di vacanza degli italiani, giunto alla nona edizione.

 

Europcar è uno dei leader riconosciuti nel campo del noleggio a breve termine e Doxa è la cosiddetta bocca della verità in fatto di sondaggi. Due ingredienti che garantiscono l'efficacia dei risultati di una ricerca commissionata per ragioni diverse.

Ciò che interessa a Europcar ovviamente è che il 28% di chi viaggia in aereo ha dichiarato di noleggiare un’auto. Il 13% dei vacanzieri - rispetto al 10% del 2012 e al 7% del 2011 - pensa che sicuramente o probabilmente userà un'auto a noleggio, effetto della diffusione del trasporto aereo, ma anche delle esigenze di risparmio delle famiglie italiane, che hanno tagliato la seconda macchina tenendo solo l’auto da città e noleggiano per le vacanze. Aumenta, inoltre, la sensibilità per il semplice “utilizzo” del mezzo, anche perché l‘auto di proprietà viene percepita come sempre più costosa nell’usura, il carburante e le assicurazioni (che sono ora spesso calibrate sui km effettivamente percorsi).

 

Ciò che interessa a tutti è che la destinazione delle vacanze è ancora importante ma, sempre di più, conta cosa si fa e in compagnia di chi. Sono questi, in estrema sintesi, i risultati della ricerca che quest’anno, oltre all’analisi sui flussi turistici, si è focalizzato sulle motivazioni che spingono gli italiani a scegliere una località, un villaggio, una nazione.

 

Una scelta che Doxa stima riguardi il 44% degli italiani nel 2013, un dato significativo che attesta una stabilizzazione del numero di vacanzieri, in crescita, seppure di poco, per la prima volta dopo la forte caduta (-13%) registrata negli anni scorsi (dal 56% nel 2010, al 49% nel 2011, fino al 43% nel 2012).

Il mare si conferma la destinazione privilegiata dagli italiani (67%), seguito a distanza da montagna e collina (18%), città d'arte (6%), tour (3%) a pari merito con lago, campagna o altre destinazioni, con la Puglia ancora prima mèta per chi sceglie l’Italia, seguita da Toscana, Sardegna e Liguria.

 

Il 26% dei vacanzieri 2013 andrà all'estero (era il 19% lo scorso anno), principalmente in paesi low cost come Spagna, Grecia, Croazia.

 

E a noi questo dato pare il più importante. La verità è questa: il 6% in più degli Italiani, nonostante siano tutti senza soldi, decide di andare all'estero invece che in Italia. Ma non perché non ci sia la crisi, anzi! Costa meno andare fuori e si viene trattati meglio! La verità è che il nostro Bel Paese sta perdendo appeal nei confronti proprio dei suo figli. Vero è che l'erba del vicino è sempre più verde, ma l'anno scorso 19 su 100 scelsero di andare in vacanza all'estero. Quest'anno 26 su 100. E se l'anno prossimo fossero 35 su 100?

E' doveroso a nostro avviso che questa Italia dei servizi, specialmente legati al turismo e che questa politica si svegli, si organizzi, la pianti di lamentarsi e si dia da fare. All'Italia non rimane altro: il turismo e il business ad esso legato. O si sfrutta o si muore tutti quanti nelle mani di ricchi orientali che ci compreranno inesorabilmente. È questo quello che vogliamo?

 

Milano, 27 giugno 2013

 

Testo di Roberto Rasia dal Polo

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