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PEUGEOT RCZ

 - TurismoinAuto.com
Questa volta Peugeot ha proprio stupito tutti. Con la RCZ ha sfornato un'auto diversa, con grande personalità e per niente scontata. Nel 2007 tutti sgranammo gli occhi a Francoforte, sperando che Peugeot avesse il coraggio di produrre quella concept così avveniristica. Ed ecco che due anni dopo, la RCZ diventa realtà, sebbene in produzione limitata! Che sia importante per la casa del Leone, lo dimostra il fatto che è il primo modello dominato da una sigla.

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La base su cui è stata progettata è quella della 308, ma, tranne che all'anteriore, non le assomiglia neanche. La RCZ è lunga 4m e 28cm ed è alta solo 1m e 36cm. Queste dimensioni, compresa la notevole larghezza di 1m e 84cm, ne fanno un'auto decisamente sportiva. Il terminale di scarico doppio sulla sinistra completa l'opera. Vista da lontano, come è già stato fatto giustamente notare, viene in mente una sola auto: l'Audi TT.

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A livello di design è il posteriore, a nostro avviso, la parte più riuscita. Impossibile non soffermarsi sul tetto a doppia bolla, che ricorda (o è un omaggio?) il double bubble di Zagato, una caratteristica stilistica ancora oggi apprezzatissima fra i cultori delle auto storiche. 

Famose ne furono le versioni del carrozziere italiano per la Ferrari e l'Aston Martin, auto che oggi valgono milioni di euro.

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Fin qui l'estetica, un'auto dunque che si lascia guardare volentieri e a lungo, mettendo in mostra tutte le sue numerose forme. Ma è la dinamica che ci ha letteralmente conquistati. Premettiamo che abbiamo provato la versione da 200cv, l'ultima arrivata e di gran lunga la più pepata. Il 1.600 cc tira che è un piacere, a qualsiasi regime; il cambio a sei marce ha innesti veloci e perfetti ma soprattutto ci sentiamo di fare un complimento raro alla Peugeot: è fra le poche auto sportive (ma non costosissime) a trazione anteriore che non si alza all'anteriore durante l'accelerazione in piena curva! Questo è un fatto davvero raro che rende la guida un piacere infinito. Tanto che alla fine della prova viene da chiedersi: ma la trazione posteriore no?? Siamo proprio sicuri che non valesse la pena pensare un progetto (certo sconvolgente per Peugeot) ma a trazione posteriore? Sicuramente no, hanno ragione i francesi, se no l'avrebbero fatto, però siamo convinti che se la spinta venisse da dietro, questa diventerebbe un'auto da culto.

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Ultime tre chicche: i cerchi da 19 pollici garantiscono una stabilità in curva propria di auto ben più blasonate. Certo, aumenta la scomodità, ma sapete già come TurismoinAuto la pensa di auto sportive e comode...
Sul retro c'è uno spoiler ben nascosto che fuoriesce automaticamente in due momenti: si inclina di 19 gradi a 85 Km/h e di 34 gradi oltre i 155 Km/h.
A questo punto, chiunque non avesse visto da vicino l'auto sarebbe portato a pensare che il bagagliaio fosse un miraggio. E invece no! 321 litri ne garantiscono un'ottima capacità, sorprendente.
L'abitacolo è sufficientemente comodo per i posti anteriori. Quelli posteriori servono per appoggiarci la spesa, se non si ha voglia di aprire il bagagliaio.

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Test(o) e foto di Roberto Rasia dal Polo